La gestione dei disturbi gravi del comportamento
Novembre 2017 – Dicembre 2018
Date edizioni 2017
I edizione: 8 e 15 novembre 2017
II edizione: 21 e 28 novembre 2017
III edizione: 12 e 21 dicembre 2017
Date edizioni 2018
I edizione: 23 e 30 gennaio 2018
II edizione: 1 e 8 febbraio 2018
III edizione: 22 febbraio e 1 marzo 2018
IV edizione: 7 e 14 marzo 2018
V edizione: 12 e 19 aprile 2018
VI edizione: 10 e 17 maggio 2018
VII edizione: 23 e 30 maggio 2018
VIII edizione: 18 e 24 ottobre 2018
IX edizione: 14 e 21 novembre 2018
Date edizioni 2019
I edizione: 13 e 20 febbraio 2019
II edizione: 7 e 14 marzo 2019
Orario
Dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00
Sede
Sala riunioni
Istituti Polesani
Via Don Giovanni Minzoni, 80
Ficarolo (RO)
Per informazioni
Dott.ssa Cristina Zara
Fondazione SSP Tel. 049 7167620 czara@fondazionessp.it
Premessa
La Fondazione Scuola di Sanità Pubblica, management delle aziende socio-sanitarie e per l’incremento dei trapianti d’organo e tessuti, in collaborazione con gli Istituti Polesani di Ficarolo, riconosciuti Centro di riferimento regionale per gravi disabilità e disturbi del comportamento ad alta intensità sanitaria, ha progettato un percorso di formazione dedicato al personale sanitario che maggiormente opera a contatto con pazienti violenti affetti da patologie mentali.
I quadri diagnostico-clinici che gravitano intorno al comportamento aggressivo, sono molteplici: dalle forme schizofreniche ai disturbi di personalità, dai disturbi dell’umore a quelli d’ansia, dalle disfunzioni sessuali alle parafilie, dai disturbi post-traumatici a quelli dell’adattamento, dalle malattie degenerative alle disabilità, dai quadri iatrogeni indotti da sostanze fino ai disturbi mentali su base organica.
La comparsa di un comportamento violento rappresenta senza dubbio una situazione di emergenza in ambito clinico, ma la gestione dell’aggressività si inscrive in un protocollo di intervento che implica sia la valutazione delle risorse del paziente e dell’ambiente, sia una puntuale disamina del rischio, sia un attento bilanciamento tra rischi e benefici di ogni scelta terapeutica, nel contesto più generale di una corretta presa in carico del soggetto nelle varie fasi della diagnosi, della terapia, della prognosi e della riabilitazione.
In concomitanza con un potenziale agito aggressivo, si tende a mettere in atto una di queste strategie “adattive”: scappare, combattere, andare in freezing. Nessuna di queste, purtroppo, è utile alla gestione del momento; va invece usata la tecnica del cosiddetto “talk down”: modalità tesa ad abbassare i toni espressivi del paziente violento, tramite una serie di azioni preventive all’agito aggressivo.
Non esiste la certezza che se si utilizzano queste strategie si previene o si gestisce al 100% il comportamento aggressivo del paziente. Sicuramente però, utilizzando le tecniche di descalation, si vedrà nel giro di pochi minuti se il paziente si sta tranquillizzando oppure no e se, l’utilizzo di tali tecniche, sta funzionando.
Alcuni dati interessanti ci dicono che, nei dipartimenti di emergenza, il 55 % degli operatori in un anno subisce aggressioni da parte di pazienti. L’incidenza di tali comportamenti nei pazienti con schizofrenia o maniacali in fase acuta è 5 volte superiore a quello della popolazione generale, e diventa 12-16 volte maggiore se vi è un concomitante abuso di sostanze, evenienza oggi sempre più frequente. Ma il dato interessante è che gli psichiatri sono la categoria meno a rischio: le aggressioni riguardano più frequentemente gli operatori non medici, di sesso femminile e con più scarsa formazione psichiatrica. Coloro infatti che lavorano con il disagio psichico tendono a sviluppare maggiori strategie di coping adattivo.
Finalità del progetto formativo
Con il percorso si intende fornire nel dettaglio indicazioni pratiche da utilizzare per la prevenzione e la gestione dell’aggressività e del comportamento violento.
Destinatari
Il corso è rivolto a medici, psicologi, educatori, terapeuti della riabilitazione psichiatrica, assistenti sociali, infermieri e operatori socio sanitari che maggiormente interagiscono con pazienti potenzialmente aggressivi.
Metodologie formative
Il corso si articolerà in più edizioni, da farsi nel periodo compreso tra novembre 2017 e giugno 2018. Ciascuna edizione sarà composta da 2 giornate di 8 ore, con orario 9.00-18.00 e si articolerà con lezioni frontali, presentazione di casi clinici, discussioni interattive e utilizzo di tecniche role playing.
Accreditamento Ecm
L’evento è accreditato presso il sistema regionale ECM. Per l’acquisizione dei crediti è necessario:
- Partecipare al 100% delle ore formative;
- Superare la prova finale di valutazione dell’apprendimento;
- Compilare le schede di valutazione di gradimento dell’evento.
L’accreditamento è a cura della Fondazione Scuola di Sanità Pubblica, Management delle aziende socio-sanitarie e per l’incremento dei trapianti d’organo e tessuto – Provider Regione Veneto n. 142.
L’attestato di attribuzione dei crediti ECM verrà rilasciato a ciascun partecipante previa verifica, da parte del Provider, dei requisiti elencati. Il documento sarà spedito all’interessato tramite posta elettronica.
Programma
I GIORNATA
I MODULO: L’aggressività eterodiretta. Elementi di diagnosi differenziale.
9.00 | Presentazione e scopo del corso | |
9.30 | Definizione dell’aggressività eterodiretta | lezione frontale |
10.30 | Discussione interattiva sull’argomento | momento interattivo |
11.00 | Pausa | lezione frontale |
11.15 | Elementi di diagnosi differenziale dei disturbi del comportamento | |
12.15
13.00 |
Interazione con casi clinici sul tema trattato
Pausa pranzo |
momento interattivo con lavoro di gruppo |
II MODULO: Descrizione della curva dell’aggressività e tecniche di descalation.
14.00 | La differenza tra aggressività e violenza | lezione frontale |
14.30 | Interazione con utilizzo di role playing sul tema | momento interattivo con lavoro di gruppo |
15.00 | L’importanza della comunicazione assertiva | lezione frontale |
15.30 | Interazione con casi clinici sul tema trattato | momento interattivo con lavoro di gruppo |
16.00 | Pausa | |
16.15 | Descrizione della curva dell’aggressività | lezione frontale |
16.45 | Discussione interattiva sul tema | |
17.00 | Tecniche di descalation | lezione frontale |
17.30 | Interazione con casi clinici | momento interattivo con lavoro di gruppo |
II GIORNATA
I MODULO: Corrette modalità relazionali e di prevenzione dell’agito.
9.00 | Contesto e comunicazione. I cinque assiomi | lezione frontale |
9.30 | Comunicazione verbale, paraverbale e non verbale Riconoscimento e controllo |
momento interattivo con lavoro di gruppo |
9.45 | Empatia come forma di conoscenza e relazione | lezione frontale |
10.15 | Ascolto attivo | lezione frontale |
10.30 | Esercitazione sulle risposte empatiche | momento interattivo con lavoro di gruppo |
11.00 | Pausa | |
11.15 | Comunicazione passiva, aggressiva e assertiva | lezione frontale |
11.30 | Valutazione del rischio. Modello ABCD: antecedenti, comportamenti predittivi, atteggiamento dell’operatore, decisioni | momento interattivo con lavoro di gruppo |
12.00 | Lavoro di gruppo su un caso clinico: analisi modello ABCD | momento interattivo con lavoro di gruppo |
12.30 | Dopo l’evento critico. Condivisione in équipe, learned lessons | lezione frontale |
13.00 | Pausa pranzo |
II MODULO: Nozioni di base dei trattamenti farmacologici adeguati secondo le linee guida nazionali ed internazionali.
14.00 | Il trattamento farmacologico del comportamento aggressivo e dell’agitazione psicomotoria nei diversi disturbi psichiatrici. Appropriatezza prescrittiva tra linee guida e pratica clinica | lezione frontale |
15.00 | Discussione degli argomenti della relazione e loro implicazioni nella pratica operativa dei servizi di assistenza e cura secondo il punto di vista delle diverse professionalità tra partecipanti | momento interattivo con lavoro di gruppo |
16.00 | Pausa | |
16.15 | Presentazione da parte dei partecipanti di casi clinici da discutere in gruppo esemplificativi delle difficoltà operative nei diversi contesti terapeutico-assistenziali. | presentazione di casi clinici |
17.30 | Possibili strategie di cura | presentazione di casi clinici |
Docenti
Belfontali Alessandra | Psicologa e psicoterapeuta – Azienda Ulss 8 Berica |
Bissoli Sarah | Psicologa, psicoterapeuta e criminologa – Residenze Esecuzione Misure Sicurezza
(Rems) del Veneto |
Dalla Verde Livio | Psichiatra e psicoterapeuta – Azienda Ulss 8 Berica |
De Rossi Moreno | Psichiatra e psicoterapeuta – Azienda Ulss 3 Serenissima |
Giarola Andrea | Educatore professionale – Residenze Esecuzione Misure Sicurezza (Rems) del
Veneto |
Imperadore Giuseppe | Psichiatra e psicoterapeuta – Azienda Ulss 9 Scaligera |
Maniscalco Tommaso | Psichiatra, psicoterapeuta e criminologo – Regione del Veneto |
Pigato Giorgio | Psichiatra e psicoterapeuta – Azienda Ospedaliera di Padova |
Comitato Scientifico
Mantoan Domenico | Direttore Generale Area Sanità e Sociale – Regione del Veneto
Coordinatore Scientifico del Corso |
Maniscalco Tommaso | Psichiatra, psicoterapeuta e criminologo.
Direttore UO Salute mentale e sanità penitenziaria – Regione Veneto Direttore del corso |
Bissoli Sarah | Psicoterapeuta e Criminologa, Coordinatrice area clinica REMS del Veneto |
Busana Claudio | Psichiatra e psicoterapeuta. Già Direttore del Dipartimento Ulss 5 e già Coordinatore Collegio dei Primari e dei Professori di Psichiatria del Veneto |
Cengia Maria Grazia | Dirigente Professioni Sanitarie AUlss9 Scaligera |
Dalla Verde Livio | Psichiatra e psicoterapeuta. Responsabile UOC Psichiatria Ulss 8 |
De Rossi Moreno | Psichiatra e psicoterapeuta. Responsabile UOC Psichiatria Ulss 3 |
Tessari Gianni | Scientific Advisor presso Istituti Polesani, Professore a contratto Università di Ferrara |
Vergadoro Valerio | Direttore Fondazione Scuola di Sanità Pubblica |
Modalità di iscrizione e quota di partecipazione
Ciascun candidato dovrà effettuare l’iscrizione collegandosi al link http://fondazionessp.it/gestione-disturbi-comportamento/ scegliendo una delle edizioni proposte. Le domande di iscrizione dovranno pervenire entro 10 giorni dall’inizio dell’edizione e verranno accolte in ordine cronologico di arrivo fino ad esaurimento dei posti disponibili per ciascuna edizione. Il Comitato Scientifico si riserva la possibilità di favorire una presenza multiprofessionale per ogni edizione.
È previsto un numero massimo di 25 partecipanti per edizione.
La quota di partecipazione è di € 50,00, più IVA se dovuta.
Per informazioni:
Dott.ssa Cristina Zara
Fondazione SSP
Tel. 049 7167620