Image Alt

Disabilità fisiche, psichiche e sensoriali: origini, differenze e definizioni

Disabilità fisiche, psichiche e sensoriali: origini, differenze e definizioni

Disabilità fisiche, psichiche e sensoriali: origini, differenze e definizioni

Le diverse tipologie di disabilità sono:

  1. Fisica
  2. Psichica
  3. Sensoriale.

Disabilità fisica

La disabilità fisica implica una limitazione a livello fisico per la persona che ne sia affetta, con la conseguente compromissione o impossibilità del movimento.

Può avere origine congenita, oppure essere acquisita in seguito a una malattia o ad un trauma. La persona con disabilità fisica presenta una riduzione delle capacità motorie e tale condizione ne limita inevitabilmente la partecipazione alle principali attività del quotidiano.

Spesso si tende a dare per scontato il rapporto di causa-effetto tra la menomazione (ad esempio, l’impossibilità di utilizzare gli arti inferiori) e l’handicap (ossia lo svantaggio che ne deriva). Tuttavia, lo svantaggio legato a una menomazione non dipende soltanto dalla presenza o dalla gravità di quest’ultima ma anche – e in misura molto consistente – dal contesto di vita della persona.

Le barriere che incidono sull’entità degli svantaggi possono essere infatti sia strutturali (architettoniche e ambientali) sia sociali, quali: il pregiudizio e stigma nei confronti delle diversità, gli atteggiamenti di imbarazzo o di timore nei confronti di chi ne è portatore.

Il compito di ridurre tali effetti individuali della menomazione è in capo alle professioni sanitarie, psico-pedagogiche e sociali, fondamentali quando alla disabilità fisica si associ anche una disabilità psichica.

 

Disabilità psichica

La disabilità psichica comprende diverse forme di ritardo mentale, classificate in: lievi, moderate, gravi e gravissime. In base ai diversi livelli di gravità vi sono limiti, più o meno invasivi, sullo sviluppo intellettivo e fisico della persona. L’origine della disabilità psichica può essere di tipo neonatale, a seguito quindi di malattie importanti emerse durante la gestazione oppure di imprevisti e traumi patiti durante il parto.

Questo tipo di disabilità può tuttavia manifestarsi successivamente, nel periodo dello sviluppo e durante il periodo scolastico, con un funzionamento intellettivo generale significativamente al di sotto della media accompagnato da limitazioni nel funzionamento adattivo.

Tali limitazioni adattive investono diversi ambiti del quotidiano e del sé:

  • capacità di comunicazione;
  • cura della persona;
  • vita in famiglia;
  • capacità sociali e interpersonali;
  • uso delle risorse della comunità;
  • capacità di autodeterminarsi;
  • occupazione lavorativa;
  • tempo libero;
  • salute e sicurezza (per sé e per gli altri).

Chi è affetto da disabilità psichica, inoltre, può convivere con i sintomi tipici della psicosi e delle malattie mentali più gravi, quali: deliri; allucinazioni; tratti autistici; aggressività verso di sé e verso gli altri. In moltissimi casi alla disabilità, sia fisica sia psichica, si possono associare anche gravi disturbi del linguaggio.

A causa della compromissione delle capacità di adattamento, è provato che un’istruzione specializzata e soprattutto pratica può aiutare una persona con disabilità psichica a imparare i meccanismi necessari per rispondere correttamente agli stimoli esterni.

Negli ultimi vent’anni (a partire in particolare dalla “Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Salute e della Disabilità” o ICF pubblicata nel 2001 dall’OMS) si è pervenuti ad una nuova classificazione della disabilità che tenesse conto anche degli aspetti ambientali nei quali è vissuta. La correlazione tra stato di salute e ambiente ha permesso di definire la disabilità come una condizione di salute in un contesto sfavorevole.

Il termine disabilità ha così assunto il significato di “fenomeno multidimensionale” risultante dall’interazione tra persona e ambiente fisico e sociale. Solo considerando ogni aspetto della vita delle persone con disabilità si possono fornir loro gli strumenti necessari volti ad acquisire una buona autonomia, con un conseguente miglioramento della qualità di vita che garantisca una sempre maggiore inclusione sociale.

 

Disabilità sensoriale

La disabilità sensoriale comprende le disabilità legate all’udito e alla vista. Anche per queste forme di disabilità le cause possono essere di tipo congenito o conseguenza di una malattia o di un trauma più o meno grave.

Parlare di disabilità sensoriale significa riferirsi soprattutto a tre tipologie di disabilità:

  • cecità o ipovisione con visus inferiore ai 3/10;
  • sordità o ipoacusia con perdita uditiva di oltre 25 decibel in entrambe le orecchie;
  • sordo-cecità, ossia presenza simultanea di disabilità visiva e uditiva.

Com’è ovvio, oltre a pregiudicare la vita di relazione e la comunicazione tra le persone, la disabilità sensoriale incide anche sulla quotidiana autonomia di chi ne sia affetto.

 


Per ricevere maggiori informazioni, compila il modulo sottostante.

Per ricevere maggiori informazioni, compila il modulo sottostante.

Risponderemo alla tua richiesta in breve tempo.